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Sant'Apollinare Nuovo.

Basilica di Ravenna. Fatta costruire da Teodorico intorno al 496 per il culto ariano, venne consacrata al culto cattolico nel 560, con il nome di San Martino in Ciel d'Oro; assunse la denominazione attuale nel IX sec., dopo che vi furono trasportate le spoglie di Sant'Apollinare dalla basilica di Classe. La semplice facciata a laterizi, rifatta nel XVI sec., è ornata da un bel portale cinquecentesco, al di sopra del quale si apre una bifora marmorea. Sulla destra si erge l'elegante campanile cilindrico del IX sec., che presenta una serie di monofore, bifore e trifore. L'interno è a tre navate, divise da due file di 24 colonne di marmo greco sormontate da pregevoli capitelli. Le pareti della navata centrale sono rivestite da splendidi mosaici, risalenti a due periodi: tardo-antico (parte superiore eseguita al tempo di Teodorico, 493-526) e bizantino (parte inferiore realizzata al tempo di Giustiniano, 527-565). Nella fascia superiore di sinistra 13 pannelli raffigurano scene di miracoli e parabole di Cristo; in quella di destra 13 pannelli rappresentano momenti della Passione. Nella fascia mediana sono collocati profeti e Santi. La fascia inferiore di sinistra ospita la splendida processione delle Vergini che, guidate dai Re Magi, si recano ad adorare Gesù Bambino, in braccio alla Madonna; quella di destra la processione dei Martiri, che avanzano verso Cristo in trono.